Propoli, l'antibatterico naturale

Che cos’è la propoli.
Innanzitutto: si dice “la” o “il” propoli? Il dizionario della lingua italiana Treccani ci dice che sono valide entrambe le forme. Ma che cos’è esattamente la propoli?
Il suo nome deriva dal greco e significa davanti (pro) la città (polis). Un senso figurato per dire che funge da “muro” di difesa di quelle città perfette che sono gli alveari. Le api, infatti, usano la propoli per chiudere fori e interstizî dell’alveare e rendere immuni i favi dagli attacchi di batteri e funghi. 
La propoli viene prodotta utilizzando la resina di alcuni tipi di alberi (per esempio pioppi, abeti, olmi, betulle). Alcune api operaie specializzate, le cosiddette “bottinatrici”, la raccolgono e la mescolano con cera e secrezioni digestive.  La sostanza così rielaborata viene applicata alle pareti delle celle sia per rinforzare la loro struttura sia per sterilizzarle, impedendo la decomposizione di qualunque resto organico si trovi all’interno dell’alveare. 
La propoli viene prodotta al termine della stagione di raccolta dei pollini, tra agosto e ottobre. 

Colore, sapore, composizione.
Circa l’80% della propoli è composta da resine e cere. La parte restante è costituita di oli essenziali, flavonoidi, pollini, minerali, vitamine.  Il colore varia a seconda degli alberi da cui provengono le resine. Il giallo-verde indica la prevalenza di pini, il rossastro dei pioppi, il nero delle betulle. Anche il profumo, più o meno aromatico, e il sapore, dolce o acre-amaro, cambiano in base alle piante da cui le api hanno prelevato le resine. 

L’importanza dei flavonoidi. 
Tra i diversi componenti, i flavonoidi giocano un ruolo fondamentale nell’azione antimicrobica e antibatterica della propoli. I flavonoidi sono dei composti organici che si trovano nei pigmenti delle piante. In particolare sembra che le proprietà antibatteriche siano assicurate da flavonoidi come la galangina (presente nelle latifoglie) e la pinocembrina (che si trova soprattutto nelle conifere). 

I benefici della propoli. 
La propoli, se utilizzata nelle concentrazioni adeguate, è in grado di svolgere diverse funzioni. Può infatti impedire la moltiplicazione dei batteri, contribuendo alle attività dei processi immunitari.  Per lo stesso motivo può svolgere un’azione antiinfiammatoria.  Il suo utilizzo principale è contro il mal di gola, le affezioni delle vie respiratorie (faringiti, tracheiti e tonsilliti) e le affezioni del cavo orale (gengiviti, infiammazioni della lingua e del palato). 
La propoli ha anche un potenziale antimicotico, può essere in grado cioè di agire contro i funghi che interessano lo strato superficiale della pelle. Sembrano confermate anche le sue capacità cicatrizzanti e disinfettanti. E, grazie all’azione dei flavonoidi, più aiutare a prevenire la permeabilità e fragilità capillare.

La linea propoli di Tusseval Marco Viti. 
La propoli, come è stato appena ricordato, è ampiamente utilizzata come ingrediente nei prodotti contro il mal di gola. Naturalmente la differenza viene dalla sua qualità e dalla concentrazione con cui viene impiegata. La linea Tusseval Marco Viti, studiata contro le diverse affezioni delle vie respiratorie, offre quattro prodotti a base di propoli. Le compresse e gli spray per adulti e bambini, per lenire le irritazioni alla gola. Le compresse, in particolare, hanno un’alta concentrazione di galangina, il flavonoide con le più spiccate potenzialità contro i batteri.